Questi suggerimenti ti permetteranno di seguire uno schema di base per la costruzione di un biotrituratore artigianale. In alcuni casi può essere più dispendioso se non si dispone già di materiali ed occorre comprare il tutto. Ma in ogni caso il piacere di utilizzare un attrezzo autocostruito, ci renderà felici del lavoro che andremo a svolgere.



Makita UD2500
Bosch AXT 25 TC
Einhell GH-KS 2440

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Il biotrituratore si configura come un valido alleato per chi è solito prendersi cura del proprio giardino, in quanto ci permette con facilità di ridurre notevolmente di volume tutti gli scarti vegetali presenti all’interno del nostro terreno e di riutilizzarli come nuovo concime.
Sebbene il mercato proponga sempre più spesso modelli nuovi e dalle caratteristiche molto intriganti, è possibile, per chi preferisce, costruirsi il proprio biotrituratore anche in maniera artigianale.
Vediamo insieme com’è possibile costruirsi autonomamente la propria tipologia di biotrituratore e, nello specifico, quali sono i materiali che serviranno alla realizzazione.
La scelta del biotrituratore da costruire
Prima di cominciare con la costruzione del proprio biotrituratore è bene conoscere il funzionamento di questo strumento e fare delle considerazioni molto importanti, in particolare bisognerà:
- capire quale tipologia fa al caso nostro;
- procurarsi tutto il materiale necessario al suo realizzo;
- tener conto di eventuale spazio al chiuso per poterlo conservare al meglio.
La più semplice tra le tipologie che abbiamo a disposizione è senza ombra di dubbio quella di tipo manuale, che non preveda quindi l’utilizzo di un motore; sarà in ogni caso possibile realizzare anche la tipologia con motore conoscendo qualche nozione di meccanica e sapendo mettere in fila un paio di ingranaggi e cinghie.
Una caratteristica importante che deve essere tenuta in considerazione è la tipologia di taglio, per questo motivo sarà necessario capire se voler realizzare un biotrituratore a lame oppure uno a rulli. Fatta questa doverosa premessa, il problema principe sta nel trovare i componenti necessari per far girare per un asse verticale (sistema a lame) o orizzontale (sistema a rullo) il disco di taglio. Questa scelta potrebbe comportare delle valutazioni sulla posizione del motore.
Le parti che compongono un biotrituratore
Una volta capita la tipologia che fa al caso nostro dobbiamo conoscere quali sono le parti principali che generalmente formano il biotrituratore e come sono interconnesse tra di loro. Vediamole insieme:
Apertura di raccolta degli scarti da triturare
Si tratta di un’apertura, generalmente dalla forma ad imbuto, che permetta l’entrata del materiale di scarto da dover trattare. Solitamente questa parte del biotrituratore viene collocato sulla sommità del macchinario in modo che la forza di gravità faccia scendere direttamente gli scarti verso il sistema di taglio senza il bisogno di imprimere energia meccanica.
Sistema di taglio che vogliamo adottare
Sempre basandosi sulla tipologia che ci necessita, occorrerà acquistare un elemento che faciliti il taglio del materiale di scarto; potrebbero fare al caso nostro uno di questi elementi:
- un disco tagliente pronto all’uso;
- un disco su cui installare delle lame per il taglio;
- dei rulli già adatti a sistemi di biotriturazione venduti generalmente come ricambi;
Ovviamente questo sistema dovrà essere corredato della ferramenta necessaria come assi, viti, dadi, bulloni e tutto quanto necessario affinché il sistema di taglio possa sopportare la sollecitazione a cui viene sottoposto.
Ingranaggi per la realizzazione del collegamento motore-sistema di taglio
Questi elementi permetteranno di fornire al sistema di taglio la motricità per azionare il meccanismo del biotrituratore. In particolare sarà opportuno munirsi, in base al tipo di biotrituratore che intendete realizzare, di pulegge, ingranaggi e cinghie adatte alle misure ed ai componenti che utilizzerete.
Elemento di uscita degli scarti triturati
Subito dopo la predisposizione del sistema di taglio vi occorrerà realizzare un vano che servirà ad agevolare l’uscita degli scarti trattati. Generalmente posto in basso, sotto il sistema di taglio, e ad un’altezza tale da poter piazzare un comodo cesto o meglio ancora una carriola per raccogliere gli scarti triturati.
È bene sapere che, per realizzare il nostro biotrituratore, potremmo utilizzare parti di macchinari già in nostro possesso, acquistare i pezzi separati oppure realizzare direttamente tutte le varie parti in modo da poter personalizzare totalmente il proprio biotrituratore secondo l’uso e la tipologia di scarti da dover trattare.
Fasi di costruzione del biotrituratore
Generalmente il processo di costruzione per il nostro biotrituratore consisterà nel collegare il trituratore ad una struttura che sia in grado di attivare la rotazione delle lame; indispensabile sarà realizzare un piccolo progetto su carta in modo da poter seguire tutte le varie fasi di realizzazione.
Il progetto può essere semplicemente suddiviso in due fasi:
Nella prima fase 🡪 sarà necessario prendere un motore a scoppio o elettrico e collegarlo alla struttura del trituratore con vari ingranaggi e cinghie esterne in modo da renderlo ben saldo alla struttura in modo da poter attivare il giunto per il sistema di taglio. È consigliabile proteggere poi il motore mediante apposita struttura in plastica o in lamierino per evitare di urtare contro gli organi di trasmissione in movimento.
Nella seconda fase 🡪 dopo aver collegato il motore al giunto sarà possibile fissare il sistema per il taglio che abbiamo scelto e irrobustire tutta la struttura con bulloni e viti collegando anche il vano di apertura e di uscita per gli scarti.
La teoria è molto semplice, ma in pratica occorre essere veramente appassionati per autocostruire un biotrituratore. Occorre tanta manualità e tanta pazienza.
Acquistare lame di biotrituratore online
Oggi il mercato offre biotrituratori con motore elettrico ad un prezzo veramente accessibile e possono essere utilizzati sia da hobbisti che, spendendo qualche euro in più, da professionisti che curano piccole aree verdi.
Non sempre il processo di autocostruzione porta benefici in termini economici ed onestamente per quanto riguarda il settore dei biotrituratori è difficile che si riesca a raggiungere la qualità e la funzionalità di un prodotto bello e pronto rispetto ad uno artigianale.
Hai pensato al costo dei singoli materiali, parti di giunzione, lamierini, motore, lame? Se non disponi già di buona parte di questi materiali, sei sicuro che sia conveniente costruire un biotrituratore fai da te?
Consideriamo anche il fattore sicurezza. Ne vale veramente la pena cimentarsi in questa attività?
Adesso che sono stati messi in tavola sia gli elementi di base per la costruzione ed hai letto fin qui tutti i passaggi minimi necessari per quest’opera, ti invito a guardare questi biotrituratori che vengono venduti online su amazon: valuta il loro costo, la fatica minima per farli arrivare a casa e la sicurezza che un grande marchio produttore può offrire e pensa se realmente vale la pena costruire un biotrituratore in casa.



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