Hai notato un calo di prestazioni nel tuo biotrituratore elettrico a lame? Molto probabilmente potrebbe trattarsi di un problema alle lame del biotrituratore che, a causa delle numerose ore di utilizzo, o magari per aver introdotto materiali non consoni, iniziano a perdere il filo o a danneggiati. Vediamo se è giunta l’ora di acquistare le lame di ricambio per biotrituratore.

Ogni biotrituratore monta un tipo di lama con delle specifiche caratteristiche e chiaramente, per mantenerle inalterate, e quindi resistenti ed affilate, occorre dare in pasto al biotrituratore la corretta tipologia di scarto verde.

Ovviamente noi che siamo amanti del fai da te, non ci arrendiamo alla prima difficoltà, pertanto, se il biotrituratore inizia a manifestare dei problemi di taglio, prima di pensare subito a sostituire le lame, possiamo pensare anche di affilare le lame del biotrituratore. Se clicchi nel link, potrai leggere l’articolo su come affilare le lame di un biotrituratore.

Le differenti tipologie di lame per biotrituratori, cercando di comprendere al meglio se è giunto il momento di cambiarle o affilarle

Lame di ricambio per biotrituratori: è giunto il momento di affilarle o cambiarle? Un vero e proprio dilemma shakespeariano si presenta dinanzi a noi, il quale potremmo definirlo metaforicamente come il famigerato: “Essere o non essere”. Ebbene e se è arrivata l’ora in cui vi state chiedendo se il vostro biotrituratore elettrico a lame inizia a non tagliare più bene proprio come faceva nel momento in cui l’avevate acquistato, può solo significare due cose. La prima è relativa al fatto che sarebbe opportuno affilare le lame; mentre, la seconda è quella di acquistarne delle nuove per cambiarle.

È ovvio che, prima di procedere con l’acquisto, bisogna conoscere il tipo di lama da montare, in quanto ogni macchinario possiede una tipologia differente dagli altri. Ma in cosa consiste questa “sottile” differenza? Le note fondamentali sono, anche in questo caso, due: il sistema di taglio e il modello.

Inoltre, è logico che ogni azienda propone delle lame differenti in basi ai modelli che vende in abbinamento al suo biotrituratore. Da questo si evince che difficilmente saremo in grado di trovare somiglianze tra le lame presenti in un biotrituratore X piuttosto che Y (per X e Y intendiamo marche differenti che producono questi tipi di prodotti).

Quando cambiare le lame del biotrituratore

Non sempre è necessaria la sostituzione delle lame di un biotrituratore. Alle volte è sufficiente affilare le lame del biotrituratore come vi abbiamo spiegato abbondantemente nell’apposito articolo.

Se avete già affilatole lame del vostro biotrituratore troppe volte, probabilmente anche la loro dimensione si sarà ridotta e sarete ormai consapevoli del fatto che sia giunto il momento di cambiare le lame del biotrituratore. Difatti, molteplici processi di limatura tendono a deteriorarle o, in egual modo, anche del pietrisco all’interno del materiale da triturarle può danneggiarle a tal punto da non poterle più recuperare. Ed è proprio in questo caso che dovrete adoperarvi nell’acquistare delle nuove lame di ricambio per il vostro biotrituratore.

Lame di ricambio per ogni sistema di taglio

Tra le caratteristiche principali dei biotrituratori si annoverano sicuramente i sistemi di taglio, in quanto sono differenti e, in base a questi, saremo in grado di comprendere se il prodotto che abbiamo scelto è adatto al tipo di lavoro che andremo a svolgere in base allo spazio esterno di cui disponiamo.

Ma quanti sistemi di taglio esistono? Ebbene, ve ne sono almeno tre: il sistema a turbina, il sistema a rullo e il sistema a lame. Vediamoli nel dettaglio.

Il sistema di taglio a turbina è quello più efficiente in quanto permette di triturare tutte le parti e le tipologie di piante. Questo significa che si potrà triturare una quantità maggiore di materiale. I residui saranno di dimensioni inferiori rispetto a quelli lasciati da un sistema a rullo. Inoltre, la turbina ha il vantaggio di creare una corrente  aspirante che facilita l’inserimento di foglie e rametti. Un altro vantaggio è, invece, la sua silenziosità dato il basso numero di giri al minuto. Generalmente questi biotrituratori sono utilizzati per scopi professionali e per l’acquisto ci si dovrà rivolgere a centri specializzati.

Il sistema di taglio a rullo è più diffuso tra gli hobbisti. Produce un residuo più grossolano. Ha maggiore rischio di incepparsi per tale motivo sono dotati della funzione di inversione della rotazione. Ma, ad ogni modo, rimane sempre un sistema valido per arbusti e cespugli. Inoltre, come il sistema precedentemente menzionato, anche questo è sostanzialmente silenzioso rispetto al sistema a lame.

E, come preannunciato, il sistema a lame è quello che generalmente viene montato nei modelli più commerciali, però é efficace solo con rametti e frasche. Le lame sono sottili e necessitano di una manutenzione più frequente. Parliamo, dunque, di un sistema economico ideale per piccoli orti e giardini. Inoltre, si tratta di un sistema piuttosto rumoroso vista anche la presenza di motori che raggiungono una velocità di 4000 giri/min.

Nel sistema a lame, come si evince, ci sono differenti tipologie di lame di taglio. Quindi prestate bene attenzione al modello che avete sotto mano prima di fare un acquisto.

Manutenzione lame del biotrituratore

Come dicevamo prima, il biotrituratore a lame comporta un impegno relativo alla manutenzione delle lame. È necessario procedere in questo senso, dato che l’uso eccessivo comporta il deterioramento delle stesse che possono venire in contatto non solo con rametti e foglie, ma anche con del pietrisco che potrebbe danneggiarle irrimediabilmente (in quel caso sarete costretti a sostituirle). Per questo motivo, l’unica soluzione a questo problema è tenere sotto controllo il filo della lama affinché non risulti inefficace. Di conseguenza, occorrerà affilare le lame al fine di ottenere dei risultati ottimali proprio come se le stessimo acquistando ex novo.

Come affilare le lame di un biotrituratore

Arriviamo al dunque, in che modo si possono affilare le lame? In primis vi diciamo di non preoccuparvi, in quanto non è complicato intervenire in questo senso, vi basterà avere un po’ di manualità e qualche strumento. Nello specifico, vi occorreranno: cacciaviti e chiavi inglesi, chiavi esagonali, lima, pietra di affilatura e olio.

Come procedere? Sfilate le lame, pulitele e versate qualche goccia d’olio per favorire lo scivolamento della pietra di affilatura. Procedete con il primo passo affilando sia la parte retta del taglio che quella inclinata, assicurandovi di passare più volte la lama nella pietra ben cosparsa di olio, controllando saltuariamente lo stato del filo (se non avete esperienza, fate delle prove di taglio).

Una volta terminata anche questa procedura, rimontate le lame e ritornate a triturare i vostri residui con delle lame, praticamente, quasi “nuove”.

Per ulteriori dettagli e per visionare un video di affilatura delle lame di un biotrituratore, puoi leggere il seguente articolo:

Acquistare lame di biotrituratore online

Se le tue lame hanno quindi subito diversi processi di limatura oppure sono danneggiate, allora è giunto il momento di acquistarne delle nuove.

Per il costo che hanno, non rischiare di accroccare un sistema di affilatura che potrebbe danneggiare per l’eccessivo sforzo il motore, comprane delle nuove e la vita del tuo biotrituratore sarà sicuramente prolungata.